lunedì 1 dicembre 2014

Ligabue in pelliccia. La reazione degli animalisti

Tocca a Ligabue stavolta finire nel mirino dei gruppi animalisti, sempre molto attenti a monitorare l'esistenza pubblica dei VIP e mettere prontamente all'indice dichiarazioni e comportamenti poco consoni a un'etica 'green'.

Nel suo ultimo videoclip 'Siamo chi siamo', il celebre cantautore emiliano compare per alcuni secondi con indosso una pelliccia. Tanto è bastato per scatenare la reazione di "100% Animalisti", associazione no profit, da anni attiva sul fronte dei diritti animali, con proteste contro cacciatori, fiere e celebrazioni con animali, e allevamenti-lager.


Leggiamo dal loro sito web: "Ligabue di certo non ignora che il suo giaccone è fatto con la pelle di Animali assassinati e scuoiati. Ma allora perché ha accettato di apparire con un indumento che gronda sangue? Il Liga è un opinion maker per tanta gente, soprattutto per i giovani. Non si rende conto che sta propagandando un uso barbaro e inutile di esseri viventi e senzienti? Quanta sofferenza e morte c’è in una pelliccia!

Siamo sinceramente sconcertati, anche perché non stiamo parlando di un ragazzino alle prime armi, ma di un professionista maturo e già ben affermato nel mondo della canzone. Ingenuità? Regali dall’ambiente dei pellicciai? comunque non avrebbe dovuto prestarsi, il messaggio che manda è inaccettabile, riteniamo ne perda in credibilità e in immagine. L’uso della pelliccia va criticato e ostacolato, non avallato indossandola".

Nella notte tra il 27 e il 28 novembre, Correggio, città natale di Ligabue, è stata tappezzata di locandine adesive che rinfacciano al rocker la brutta caduta di stile. Accanto al fotogramma incriminato, compare la scritta "Ligabue, perché?"

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